L'energia nucleare sta tornando?

Il panorama energetico globale sta attraversando un cambiamento di paradigma, mentre le nazioni fanno del loro meglio per garantire un futuro a basse emissioni di carbonio. Sebbene venga spesso trascurata, l'energia nucleare ha un ruolo di primo piano in questa transizione.

Il ruolo di primo piano dell'energia nucleare

Nel 2022, l'energia nucleare ha prodotto il 9% dell'elettricità e quasi il 25% dell'elettricità a basse emissioni di carbonio a livello globale.¹ Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), negli ultimi 50 anni, l'energia nucleare ha permesso di evitare più di 60 gigatonnellate di emissioni di CO₂, il che equivale all'incirca alle emissioni totali legate all'energia di tutto il mondo per due anni.² L'output energetico costante dell'energia nucleare offre un'alternativa efficiente ai combustibili fossili tradizionali e una soluzione alla crescente domanda energetica, specialmente nelle regioni rurali dove l'accesso all'elettricità continua a essere limitato.

Inoltre, le centrali nucleari, a differenza delle energie rinnovabili intermittenti, come l'energia eolica e quella solare, mantengono un'operatività quasi totale. Ciò garantisce la fornitura di energia anche durante condizioni meteorologiche estreme - una preoccupazione crescente dato che il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato dagli anni 1890.

Generazione globale di elettricità in base al tipo di combustibile (2022)

Fonte: Istituto per l'energia. Dati aggiornati a dicembre 2022.

Il prezzo dell'allontanamento dall'energia nucleare

L'infrastruttura nucleare sta invecchiando in tutto il mondo, con molte centrali nucleari vicine al termine del proprio ciclo di vita progettato. La dismissione anticipata di queste centrali potrebbe compromettere i piani di transizione energetica, portando potenzialmente a un'ulteriore emissione di 4 miliardi di tonnellate di CO₂, secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA).³ La sostituzione della capacità nucleare con energie rinnovabili, come l'energia eolica o l'energia solare, richiederebbe un ritmo di implementazione senza precedenti. La diminuzione dell'energia nucleare potrebbe richiedere un investimento aggiuntivo di 1,6 trilioni di dollari da parte delle economie avanzate, con conseguente aumento dei prezzi dell'elettricità per i consumatori.⁴ È importante notare che, in base alle stime effettuate per molti scenari, considerando i costi livellati su vari decenni, prolungare la vita operativa di una centrale nucleare è più economico che costruire nuove infrastrutture per le energie rinnovabili.⁵

Innovazioni nel settore delle tecnologie nucleari

Il settore nucleare è tutto fuorché statico, è in evoluzione. L'attenzione allo sviluppo tecnologico nel settore è attualmente focalizzata sui piccoli reattori modulari (SMR), che offrono maggiore efficienza, accessibilità e flessibilità. La dimensione compatta e i miglioramenti in termini di sicurezza rendono tali reattori estremamente adattabili, con il potenziale persino di sostituire le vecchie unità a combustibili fossili. Attualmente, il mercato degli SMR è proiettato a crescere approssimativamente fino a $6,8 miliardi entro il 2030 (con un tasso di crescita annuale composto pari a circa 2,3%), con società come NuScale Power e BWXT Advanced Technologies in prima linea.⁶

Alcuni progetti di SMR hanno la capacità di riciclare i rifiuti nucleari esistenti e convertirli in combustibile. Inoltre, la fusione nucleare, che è la stessa fonte di energia del sole e delle stelle, è oggetto di intensa ricerca. Società come Helion Energy e Nucor stanno lavorando insieme al fine di sfruttare questa immensa potenza. E nel campo della tecnologia, giganti come Microsoft stanno esplorando l'energia nucleare come fonte di alimentazione per le operazioni ad alta intensità energetica, tra cui l'intelligenza artificiale.

Dinamiche attuali del prezzo dell'uranio

I prezzi dell'uranio hanno visto considerevoli fluttuazioni di recente. Fattori come i lunghi tempi di esecuzione per i progetti legati all'estrazione mineraria, la riduzione delle spese di capitale per nuove fonti, i deficit esistenti in termini di offerta e le tensioni geopolitiche, in particolare in Europa, hanno causato un aumento dei prezzi.⁷ Queste dinamiche stanno influenzando l'intero settore. Le società di servizi pubblici stanno facendo i conti con i costi in aumento, mentre le società che operano nel settore dell'estrazione dell'uranio sono pronte a trarne vantaggio, attirando un maggiore interesse degli investitori.

Bilanci per l'esplorazione dell'uranio (in milioni di dollari)

Fonte: S&P Global Market Intelligence. Dati aggiornati a ottobre 2022.

Eccedenze e deficit nell'offerta di uranio

Fonte: S&P Global Market Intelligence. Dati aggiornati a ottobre 2022.

Il cammino da seguire

Uno sguardo al Giappone consente di analizzare da vicino la narrativa in continua evoluzione del nucleare. In seguito al disastro di Fukushima, il Giappone ha limitato le sue attività nel settore dell'energia nucleare. Tuttavia, di fronte alla crisi energetica globale e alle tensioni geopolitiche, come la guerra tra Russia e Ucraina, il Giappone sta riattivando le sue centrali nucleari, il che rappresenta un notevole cambiamento in termini di politica energetica. Altre nazioni come Germania, Belgio e India stanno rivedendo le proprie strategie nucleari. Mentre i Paesi si confrontano con la sicurezza energetica e la decarbonizzazione, l'energia nucleare, con la sua promessa di affidabilità e zero emissioni, sta riacquistando importanza.

Morale della favola

La spinta verso la decarbonizzazione, accoppiata a cambiamenti geopolitici, ha reso l'energia nucleare più importante nella narrazione della transizione energetica. Sebbene le prospettive di investimento siano promettenti, specialmente con i progressi nelle tecnologie nucleari e la riforma delle politiche energetiche, il settore presenta varie sfide, tra cui:

• Volatilità dei prezzi dell'uranio: le società che operano nel settore dell'estrazione mineraria devono navigare tra i prezzi fluttuanti dell'uranio, che influiscono direttamente sui ricavi.
• Ostacoli allo sviluppo: le società di servizi pubblici potrebbero trovarsi di fronte a costi imprevisti e ritardi nei progetti relativi ai reattori.
• Cambiamenti normativi: i cambiamenti normativi, specialmente dopo eventi importanti o l'arrivo di nuove tecnologie alternative, possono trasformare il settore.

Date queste sfide e le opportunità evidenti, soprattutto con i progressi tecnologici e i cambiamenti normativi nel settore dell'energia nucleare, gli investitori devono procedere con cautela, misurando i potenziali guadagni contro i rischi intrinseci.

VanEck Uranium & Nuclear Technologies UCITS ETF (ISIN: IE000M7V94E1)

Il VanEck Uranium & Nuclear Technologies UCITS ETF (ISIN: IE000M7V94E1) offre esposizione a un segmento fondamentale del settore dell'energia pulita, affrontando la crescente domanda legata alla lotta contro il cambiamento climatico. Questo fondo gestito in modo passivo segue MarketVector™ Global Uranium & Nuclear Energy Infrastructure Index (MVNUCLTR). Comprende società in tutto lo spettro dell'uranio e dell'energia nucleare, dalle società che operano nel settore dell'estrazione dell'uranio ai fornitori di servizi e hardware per il settore dell'energia nucleare. In questo modo, l'indice permette agli investitori di partecipare alle variazioni dei prezzi dell'uranio, nonché di allocare fondi a società direttamente coinvolte nelle tecnologie nucleari stesse.

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