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ETF Academy Come investire: fondi indicizzati

Comunicazione di marketing

Video: Fondi indicizzati

Salvatore Catalano

In molti casi i fondi indicizzati sono sinonimo di ETF. Cercano di replicare il valore di un indice di mercato – ad esempio l'indice FTSE 100 che è un benchmark per le azioni del Regno Unito – piuttosto che di batterlo.

Investire in indici: la nuova tendenza

L'investimento in indici, altrimenti noto come investimento passivo, è diventato rapidamente popolare ed è il principale metodo d'investimento utilizzato dagli ETF. Mentre chi investe attivamente nei tradizionali fondi comuni d'investimento cerca, con alterne fortune, di realizzare performance superiori a quelle di un indice, gli investitori passivi riconoscono i limiti umani e cercano solo di replicare il valore di un indice.

Che cosa sono i fondi indicizzati?

I fondi indicizzati sono fondi basati sulla replica di un indice

Questa tipologia di fondi sono basati sulla replica di un indice. Un gestore di portafoglio professionale costruisce un fondo concepito per replicare un indice per vostro conto.

Tracker fund

Tracker fund è un modo diverso di chiamare un fondo indicizzato.

Quali sono i vantaggi dei fondi indicizzati?

I fondi indicizzati addebitano agli investitori commissioni notevolmente più basse rispetto ai fondi attivi. Il motivo è semplice: il gestore patrimoniale non deve pagare gestori di fondi, analisti e ricerche esterne. E non effettuano nemmeno il medesimo numero di transazioni. Nel tempo è stato dimostrato che i costi di gestione erodono in misura consistente il ritorno di un investimento. La simulazione che segue mostra come diversi livelli di costo influiscano su un investimento iniziale di 10.000 euro in un periodo di 30 anni. Pagare costi annui dello 0,25% soltanto, anziché del 2%, può far quasi raddoppiare il capitale a parità di ritorni del 6%.

Come incidono le commissioni

Fonte: VanEck.

Molti gestori attivi giustificano l'elevato livello di commissioni applicate adducendo la possibilità di ottenere una sovraperformance dagli investimenti. Evidenze oggettive confutano però questa tesi. Oggi i mercati sono semplicemente troppo efficienti per consentire a investitori professionali di talento di trovare costantemente investimenti a prezzi non adeguati. Ad esempio, i dati riportati di seguito mostrano che, in dieci anni, l’83,07% dei fondi azionari attivi sulle società Usa a elevata capitalizzazione e l’83,23% degli omologhi europei non sono riusciti neppure a ottenere risultati in linea con i rispettivi benchmark.

Percentuale di fondi azionari domiciliati in Europa e negli Stati Uniti che hanno sovraperformato rispetto al benchmark

Fonte: SPIVA Scorecard; 31.12.2021.

Fondi indicizzati: perché il loro uso non è generalizzato?

La risposta è che sono relativamente nuovi e sono utilizzati da un numero crescente di persone ogni anno. Gli ETF – strumenti che mirano specificamente a replicare un indice – guadagnano costantemente quote di mercato in Europa. Attualmente, circa il 12% degli asset è investito in ETF. Da questo punto di vista, l'Europa è dietro agli Stati Uniti dove i fondi che seguono un indice sono quasi il doppio. In entrambe le regioni la tendenza è quella di crescere.

Quota di mercato degli ETF in Europa e negli Stati Uniti

Fonte: Morningstar Asset Flows. Data effettiva: 1/1/2008 - 31/03/2022.

Storicamente, molti consulenti finanziari hanno consigliato i fondi attivi che per loro erano più remunerativi. Le maggiori commissioni andavano alla società finanziaria per cui lavoravano oppure erano remunerati sotto forma di commissioni. Le nuove normative, come la Direttiva dell'UE che disciplina i mercati degli strumenti finanziari (MiFID II), sono concepite per indurre i consulenti a privilegiare gli interessi dei propri clienti. Il risultato? Le vendite di fondi indicizzati sono aumentate in quanto la struttura commissionale di molti prodotti finanziari è diventata più trasparente.


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