Revisione di marzo su Boeing e Bank of America
25 marzo 2020
Revisione di marzo su Boeing e Bank of America
Venerdì 20 marzo 2020 si è conclusa la revisione trimestrale del Morningstar® Wide Moat Focus IndexTM. La nuova composizione dell'indice riflette le opportunità offerte dalle società wide moat statunitensi in termini di valutazioni. Il sovrappeso di lungo periodo dell'indice sul settore sanitario è stato ridotto ed è stato assegnato un ruolo di maggior rilievo al settore finanziario dopo il massiccio ruolo nella recente correzione di mercato. La scorsa settimana è stata aggiunta in portafoglio una società importante, Boeing Co. (BA).
Rilevanza delle valutazioni di Boeing
Boeing ha chiuso le negoziazioni della scorsa settimana con una quotazione appena al di sotto di 100 dollari per azione a fronte dei 300 dollari di inizio anno. Sulla scia della sua correzione, le aziende del settore aerospaziale e della difesa presentano quotazioni scontate di circa il 70% rispetto al fair value stimato da Morningstar. Il 18 marzo 2020, Morningstar la ridotto del 5% la propria stima del fair value, fino a 328 dollari per azione, giustificando tale revisione con un calo della produzione a breve termine e con l'allungamento dei tempi di interdizione al volo per il 737 MAX che, secondo Morningstar, potrebbe protrarsi fino alla fine del 2020.
Malgrado la recente revisione al ribasso della stima del fair value, il vistoso calo del titolo di Boeing comunque determina una valutazione scontata della società rispetto al fair value, ben al di sotto di qualunque livello mai registrato dal 2002, anno in cui Morningstar ha iniziato a seguire la società. Grazie alla sua caratteristica unica di ribilanciamento, l'Indice potrà investire in Boeing approfittando di queste valutazioni estreme e partecipando al suo recupero se il mercato riconoscerà l'attuale anomalia di prezzo. Sebbene questa situazione comporti grossi dubbi, la strategia dell'indice guarda al lungo termine e alcuni investimenti necessitano di tempo per dare i propri ritorni.
In un aggiornamento del 18 marzo 2020, l'analista di Morningstar Burkett Huey ha dichiarato: "Alla fine, benché riluttanti a raccomandare agli investitori di acquistare uno strumento in rapida caduta, riteniamo che la valutazione di Boeing sia interessante ai livelli attuali. Continuiamo ad avere fiducia nelle capacità a lungo termine della società di sostenere la crescente propensione al volo nei mercati emergenti e il ciclo di sostituzione nei mercati sviluppati". Oltre a credere nelle capacità a lungo termine di Boeing, Morningstar classifica l'azienda nel segmento wide moat malgrado i noti problemi del 737 MAX. Morningstar ritiene che le barriere all'ingresso nonché i costi e le difficoltà associati al passaggio ad altri produttori consentano a Boeing di contare su attività immateriali e costi di transizione che proteggeranno la sua posizione concorrenziale per molti anni a venire.
Interesse verso le banche
Il recente taglio del tasso sui Fed Funds deciso dalla Federal Reserve statunitense (Fed) ha generato pressioni sulle società di servizi finanziari e, in particolare, sul settore bancario. Le preoccupazioni che gli attuali livelli dei tassi possano penalizzare il margine d'interesse hanno provocato tensioni tra gli investitori. Tuttavia, in un documento di ricerca del 15 marzo 2020 l'analista Eric Compton di Morningstar ha fornito qualche spunto di riflessione: "Ricordiamo agli investitori che qualche trimestre deludente sul fronte degli utili non è importante se consideriamo il valore intrinseco di un'azienda nel suo ciclo di vita. A nostro avviso, quando i corsi azionari delle banche fanno pensare che i tempi duri non finiranno mai, i pronostici volgono a favore degli investitori a lungo termine. Riteniamo che gli investitori debbano monitorare e considerare seriamente i titoli bancari a mano a mano che la situazione evolve."
A tal fine, in questo trimestre l'Indice ha aggiunto in portafoglio diverse società di servizi finanziari tra cui American Express (AXP), US Bancorp (USB) e Bank of America (BAC). Il processo di ribilanciamento ha anche aumentato l'esposizione nei confronti di Wells Fargo (WFC) e di Charles Schwab (SCHW).
Un interessante ingresso è quello di Bank of America che non faceva parte dell'indice da marzo 2009. È il secondo operatore finanziario degli Stati Uniti e ha subito un processo di trasformazione decennale con l'obiettivo di snellire le proprie attività e a ridurre i costi generati dall'acquisizione di Merrill Lynch, Countrywide Financial e MBNA. Prima che i mercati risentissero dell'impatto dell'epidemia di coronavirus, molti ritenevano che il sistema bancario statunitense godesse ottima salute. Le attuali valutazioni di una banca come Bank of America sono, a dir poco, allettanti.
Riportiamo di seguito un elenco sintetico dei titoli aggiunti o eliminati dall'indice nella revisione di questo trimestre.
Revisione del Morningstar® Wide Moat Focus IndexTM – marzo 2020
Titoli aggiunti all'indice e aumento delle allocazioni
Titoli eliminati dall'indice e riduzione delle allocazioni
Fonte: Morningstar. Dati sul prezzo/fair value aggiornati al 10 marzo 2020. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. A solo scopo illustrativo.
L'obiettivo del VanEck Morningstar US Wide Moat UCITS ETF (MOAT) è replicare il più fedelmente possibile, al lordo di commissioni e spese, il prezzo e i risultati di rendimento dell'Indice Morningstar Wide Moat Focus Index.
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