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Comunicazione di marketing

Azionario mercati emergenti: il ruolo centrale della crescita nel 2020

23 gennaio 2020

 

Avvicinandoci alla chiusura del trimestre (e dell'anno), abbiamo cominciato a notare un avanzamento nel processo di risoluzione delle tematiche commerciali tra Stati Uniti e Cina, sebbene la questione sembrasse realmente deteriorata, specialmente per il fatto che i beni su cui si minacciavano i dazi erano largamente orientati ai consumi.

Analizzando alcuni dei paesi in cui investiamo, in India non sono ancora stati riscontrati segnali concreti di una ripresa economica, solamente la speranza che ciò abbia luogo. Indubbiamente le riforme inerenti la cittadinanza sono state gestite in modo deludente a livello politico e la confusione che ne è derivata non ha favorito il sentiment. In Cina abbiamo assistito a una diminuzione degli stimoli domestici nell'ultimo trimestre dell'anno e gli effetti di una parte degli stimoli precedenti hanno avuto un impatto ritardato. Il paese continua ad affrontare una situazione difficile a Hong Kong, sebbene gli eventi non occupino più le prime pagine dei quotidiani. In Brasile il dibattito politico continua a essere confuso, ma questa è una caratteristica tipica della politica del paese. Il programma del presidente Jair Bolsonaro, tuttavia, rimane aperto al mercato e alle imprese. Infine, vale probabilmente la pena di parlare della Turchia. Mentre alcuni dei problemi strutturali a lungo termine del paese devono ancora essere risolti, l'inflazione è diminuita, i tassi sono diminuiti e la valuta sta migliorando. Quindi è in corso almeno un tentativo di "riparazione".

La crescita spinge le prospettive dei mercati azionari emergenti per il 2020

Le prospettive dei mercati azionari emergenti sono ragionevolmente positive per il 2020. Una parte del rischio di coda geopolitico è diminuito (ad esempio, le tensioni commerciali globali, la politica statunitense, la liquidità), sebbene non sia scomparso del tutto. Stiamo monitorando attentamente la situazione per vedere se le società rispondono alle condizioni più stabili con un capex e una domanda di credito maggiori, dando così vita a una modesta ripresa economica. Si prevede che gli stimoli monetari e fiscali continuino sia nei mercati sviluppati sia in quelli emergenti, dato che i governi globali hanno spazio per aumentare la domanda e la fornitura interne. Riteniamo che le economie dei mercati emergenti siano in via di stabilizzazione, in parte a causa della prolungata espansione e di più deboli prospettive di recessione a livello mondiale.

Addentrandoci nel 2020, riteniamo inoltre che l'economia statunitense sarà meno "eccezionale" e che il resto del mondo farà registrare prestazioni migliori rispetto agli Stati Uniti. A differenza degli anni precedenti, ci aspettiamo la crescita come fattore trainante dei ritorni per le azioni dei mercati emergenti nel 2020, mettendo in primo piano le società con forti fondamentali e stime di crescita solide in un nuovo decennio di trasformazione economica. Abbiamo inoltre riscontrato che le valutazioni dei mercati emergenti sono relativamente convenienti rispetto a quelle dei mercati sviluppati. Ad esempio, le società nella nostra focus list mostrano dati solide e sono relativamente convenienti rispetto alle stime storiche o alle valutazioni attuali dei mercati sviluppati ai fini delle nostre previsioni sulla crescita della redditività operativa. I loro bilanci sono positivi e generano un forte flusso di cassa su un orizzonte temporale di 3-5 anni. Grazie all'enfasi sulla crescita come fattore trainante dei ritorni, riteniamo che le azioni dei mercati emergenti possano sfruttare in pieno il sentiment e le prospettive positivi del mercato.

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